Roundtable #2

Parco del Contemporaneo

Forte Marghera
29 Settembre 2012 ore 11.00 - 17.30

LZlab - Roundtable #2 è il secondo appuntamento dedicato all’analisi e alla messa in rete degli spazi pubblici e delle iniziative no-profit per l’arte contemporanea in Veneto.

Partecipano: Elisa del Prete - Nosadella.Due, Stefania Carretti - Spazio GerraElisa Vladilo (artista), Microclima-Serra Dei Giardini, Sonia Rosso - Lira Hotel, LimnoBanchina Molini, Angolazioni urbane.

Presentazione di: Andrea Bonifacio e Riccardo Caldura.

Coordina l’incontro: Chiara Sartori.

Collocandosi nel più ampio scenario del progetto di ricerca LZlab - Laboratorio La Zona e dedicato al rilevamento, all’analisi e alla messa in rete degli spazi pubblici e delle iniziative no-profit per l’arte contemporanea in Veneto, Roundtable #2 è il secondo appuntamento di confronto e analisi di alcuni dei temi che stanno guidando e guideranno il progetto di ricerca stesso.

Cosa vuol dire no-profit nel campo delle arti visive contemporanee? Quali sono i suoi confini? É questa un’espressione atta a indicare delle esperienze che hanno caratteristiche affini? Che cosa le connota? Esiste un apparato produttivo no profit e come si relaziona con le pratiche curatoriali e artistiche?Quale direzione sta assumendo in Italia questo tipo di produzione?

Senza pensare a una soluzione di continuità tra ciò che accade in Veneto, in Italia e a livello internazionale, si cercherà di fare il punto su alcune realtà che hanno recentemente segnato in modo interessante la produzione artistica e curatoriale a livello locale e nazionale, individuando temi e linee programmatiche che rivelino un’affinità e che vadano a incrociare modalità di produzione e di fruizione non convenzionali.

Roundtable #2 è concepito come un momento di studio e approfondimento tra operatori del settore, ma sempre aperto al pubblico. Lz-Lab all’interno delle iniziative di Forte Marghera-Parco del Contemporaneo ha il compito di focalizzare modalità di operare nell’ambito non solo istituzionale della produzione artistica sia pubblica che privata e costituisce di fatto il nucleo di una attività di monitoraggio fra arti, comunità e territorio, con lo scopo di poter costituire un vero e proprio osservatorio, che si vorrebbe permanente.